Risposta alla lettera di A., medico, specializzato in anestesia e rianimazione (Settembre 2010)




Tratto da Internet

Caro A.,

sono appena tornato da un congresso di Neurologia e ho trovato la tua email. Leggendola ho avuto una miscela di sensazioni:

- di
PIACERE, per il fatto che tu abbia letto con attenzione la mia storia
- di
GRATITUDINE, per la cortesia che mi hai rivolto, nel sottolineare le parti che più ti hanno stimolato, ma soprattutto per la tua sincerità, che apprezzo, più di ogni altra cosa al mondo
- di
RESPONSABILITÀ, per la tua richiesta di aiuto, in una condizione professionale e privata, che mi immagino sia difficile per te.



Con umiltà e senso di realtà cercherò di condividere con te qualche pensiero e darti qualche impulso, che forse ti può aiutare a procedere sul tuo sentiero di trasformazione.

Attualmente, riassumendo la tua email, hai lasciato la specializzazione, avresti voglia di fare una esperienza di lavoro all´estero, sei deluso dell`Italia e hai conflitti con l´ambiente circostante, che "sembra apparentemente" non essere in sintonia con le tue ambizioni e il tuo desiderio di trasformazione radicale.

Questi in sintesi i miei consigli per il momento


  • 1) risolvi il conflitto tra il tuo "ego" e l´ambiente che ti circonda. 
  •  
Forse c´é una parte di te (l´Antonio che si sa imporre anche in condizioni difficili), che vorrebbe affrontare con forza e liberarsi dalle "catene" che ti imprigionano. Dall´altra parte 
c´é l´ambiente circostante (parenti, amici, colleghi,..), che oppone resistenza, perché forse si sente minacciato dal tuo atteggiamento, che forse appare improvvisamente troppo "duro" ed "intransigente". La rete sociale, che ci solleva nei momenti critici, é al tempo stesso un filo sottile, che si dipana intorno a noi e modifica, influenza e talvolta intralcia il nostro movimento, fisico e di pensiero. 

Come uscire dal dilemma? 

Semplicemente accentando il tuo impulso di trasformazione ed al tempo stesso dando la possibilità di fare capire alle persone, a cui tieni, che questa tua trasformazione ha  radici profonde e che non ha a che fare con l´affetto e l´amore che ti lega a queste persone. Ti devi peró porre in una situazione chiara, rispetto a loro e comunicarlo, cioè dire in maniera pacata, ma risoluta, per esempio dicendo:
"vi capisco, ma io sono come sono ed ho le mie esigenze; datemi il tempo e il modo di spiegarvi quello che sto pensando, cercando di capirmi"

2) non giocare con il destino inutilmente, ma analizza in maniera determinata i tuoi obiettivi a medio e a lungo termine. 
Prima di prendere decisioni drastiche - del tipo "domani faccio valigie e me ne vado all`estero" - considera prima di tutto cosa ci sia di essenziale da raggiungere nella TUA vita, per esempio ponendoti la domanda:

"se io avessi un giorno, due giorni, una settimana da vivere, cosa vorrei fare veramente, per me e per i miei cari?"

3) ritrova il tuo spazio interiore ed entra nell` "occhio del ciclone".
Lo spazio interiore é quello spazio che si apre nei momenti di calma, quando la mente si libera da tutti quei "devi questo, devi quello". Può accadere camminando oppure leggendo un libro. Cerca di ritornare sempre durante la giornata in questo tuo spazio interiore, per ristabilizzarti interiormente e liberarti dai condizionamenti, dai riflessi, che ormai sono diventati parte integrante del tuo modo di funzionare. Invece che reagire, cerca di AGIRE CONSAPEVOLMENTE E POI DI RITIRARTI NEL SILENZIO.....per riascoltare di nuovo la tua vera voce interiore...quella voce che da piccolo conoscevi bene. E li nel caos giornaliero della tua vita - nell´occhio del ciclone -  scoprirei una pace assoluta, dove nessuno ti può disturbare.

4) trasformatI in un "job designer"
Scrivi, da solo in silenzio, su un pezzo di carta quelli che pensi che siano i tuoi talenti, i tuoi ideali, in campo lavorativo e privato, le tue fantasie, quello che ti ispira e soprattutto CIÓ CHE TI FA STARE BENE e tutto CIÓ CHE TI FA STARE MALE. Poi fai una lista di possibili professioni, dove pensi di poter applicare i tuoi talenti e realizzare i tuoi ideali e componi al tavolino il tuo lavoro "ideale", ovvero scrivi il copione per il film, in cui vorresti svolgere il ruolo da protagonista principale. Ricordati che con una laurea da medico, puoi lavorare non solo in ospedale, ma anche nella industria farmaceutica, nel giornalismo, in aziende di consulenza progettistica, di selezione del personale,....

5) passa dall´idea alla AZIONE e cioé adesso.
Cerca di porti ogni giorno una meta precisa (per esempio oggi scrivo una lettera a una rivista medica e chiedo se avessero bisogno di un collaboratore medico...") e poi passa all´ azione. Allarga la cerchia di contatti (per es. con Xing), ricerca su internet, cerca di conoscere persone, che rivestono quella figura professionale, a cui aspiri.

6) Sii quello che vuoi essere, non domani, ma ADESSO. 
Molti fanno l´errore di aspettare chissà cosa, prima di diventare quello che vogliono essere. Ma ci vuole un diploma per essere scrittore? Abbiamo bisogno di qualcuno che ci dica, che noi siamo in grado di fare qualcosa? assolutamente no. Per cui, il mio consiglio: tu sei, se lo vuoi, già quello che hai pensato di diventare.

7) Circondati di persone positive che condividono il tuo sogno. 
Seleziona in maniera critica chi ti può e vuole aiutare e chi ti metti i bastoni tra le ruote. Questo secondo tipo di persone lo puoi lasciare alle spalle. Cerca persone, sulla tua stessa frequenza di onda ed evita "come la peste", chi ti annoia e ti fa aumentare la quota di frustrazione.

Buon lavoro

Marco



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